Seno piccolo e
fianchi larghi, il classico fisico a pera, può essere corretto con un unico
intervento.
Si chiama lipostrutturazione bicompartimentale
della mammella ed è la soluzione
ideale per il classico fisico mediterraneo. Si utilizza solo il grasso della
persona, che viene prelevato nelle zone dove abbonda di più: cosce, fianchi e
addome. Se da una parte si aggiunge
volume, quindi, dall’altra se ne toglie, con un beneficio complessivo in
termini della proporzione della silhouette.
Non tutte le donne si possono sottoporre all’intervento di
lipostrutturazione bicompartimentale della mammella. Per farlo, ovviamente,
bisogna avere almeno un po’ di grasso localizzato, altrimenti non c’è niente da
trasferire.
Un altro fattore importante è l’età. Infatti i risultati migliori si hanno con
persone relativamente giovani, non oltre
i 45 anni, con ptosi mammaria (caduta) abbastanza modesta.
In presenza di tessuti più caduti l’effetto non è altrettanto gradevole. In
questi casi, meglio abbinare una piccola mastopessi alla mastoplastica additiva
tradizionale.
L’autotrapianto di grasso non è certo una novità visto che
si tratta di una metodica che ha diversi decenni alle spalle. Ma oggi si è
arrivati a mettere a punto una tecnica che garantisce una sopravvivenza molto
maggiore del grasso trasferito. Il perché è presto detto: il tessuto adiposo è
particolarmente delicato. Per non danneggiarlo, deve essere manipolato il meno
possibile e con grande attenzione.
Pro e contro
E’ una soluzione completamente naturale e, per questo, esclude completamente il
rischio che il ritocco si veda. Lascia cicatrici praticamente invisibili, in
quanto il prelievo e il trasferimento avviene con cannule molto sottili.
Non comporta ulteriori tagliandi, a
differenza della mastoplastica additiva in cui le protesi vanno controllate e
sostituite dopo un certo numero di anni.
Non è una soluzione
per tutte. Si possono sottoporre alla lipostrutturazione biocompartimetnale
solo le donne che hanno depositi di grasso in ecesso.
E’ un intervento lungo: la lipostrutturazione biocompartimentale mammaria
richiede in media un tempo operatorio di circa tre ore.
Non sono possibili gli aumenti di seno notevoli che si ottengono con grandi
protesi mammarie.
Costi
Circa 14.000 euro. L’intervento
comprende il prelievo di grasso dove è in eccesso e l’aumento del seno, in
anestesia generale e una notte di ricovero in clinica.
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