L'acido ialuronico non è solo per le rughe. I suoi utilizzi in campo medico sono molteplici.
Difende la pelle dal
sole
L’età e altri fattori stressanti (come l’azione del sole) causano un calo
progressivo dell’acido ialuronico del derma che, di conseguenza, si
assottiglia, perde elasticità e idratazione, e invecchia.
Per restituire un aspetto più giovanile, idratato ed elastico alla pelle, si
può ricorrere a microiniezioni di acido ialuronico naturale: bastano tre trattamenti
a distanza di due settimana l’uno dall’altro.
Un effetto non solo biorivitalizzante: microiniezioni prima dell’esposizione
solare, infatti, permettono una foto protezione attiva, che si unisce a quella
passiva delle creme solari, mentre “dopo” aiutano i processi riparativi,
riducendo gli effetti del foto invecchiamento.
Mantiene sani gli
occhi
L’acido ialuronico è anche un costituente del corpo vitreo, la massa gelatinosa
che occupa gran parte del bulbo oculare, sostenendolo e proteggendolo. Per
questo, e per la sua capacità di agire come ammortizzatore e lubrificante,
trova applicazione in particolare nella chirurgia della cataratta.
Aiuta a mantenere spazi di manovra dentro l’occhio durante l’intervento e
protegge i tessuti interni da possibili microtraumi intra operatori.
A concentrazioni più basse, è usato in colliri contro l’occhio secco. Lacrime
artificiali a base di acido ialuronico sono utili anche ogni volta che l’occhio
è irritato, per esempio dopo l’esposizione al sole e aver lavorato tanto al pc:
inumidiscono e proteggono l’occhio e, se non ci sono malattie oculari alla
base, l’effetto di benessere è immediato.
Aiuta la
cicatrizzazione di ulcere e afte
La cicatrizzazione delle ferite è un meccanismo complesso, nel quale sono
coinvolti anche i fibroblasti, che producono collagene e acido ialuronico.
Quest’ultimo ha dimostrato in laboratorio di poter a sua volta stimolare l’aumento
del numero e della capacità produttiva dei fibroblasti: l’applicazione quindi
su ferite aperte, sottoforma di crema, latte, spray o anche tramite cerotti, è
in grado di accelerarne i processi di riparazione.
Si usa in caso di ustioni e per le piccole ulcerazioni come le afte.
Ripara i piccoli
danni all’orecchio
L’acido ialuronico si usa anche in caso di piccole perforazioni del timpano
conseguenza di una trauma, di una variazione improvvisa di pressione interna
all’orecchio o di un’otite non cronica (altrimenti la perforazione sarebbe
destinata a ripresentarsi).
Si interviene in anestesia locale, “grattugiando” i margini del danno al
timpano e applicandovi una sorta di gel all’acido ialuronico, per riavviare e
accelerare i processi di riparazione spontanea del tessuto.
Lubrifica le
articolazioni
L’acido ialuronico è un componente della cartilagine articolare e del liquido
sinoviale, il fluido che lubrifica e ammortizza i capi articolari.
Quando per via dell’usura da invecchiamento (artrosi) o da traumi, cartilagini
e liquido sinoviale si infiammano, si alterano e perdono il loro naturale ruolo
di ammortizzatore, creando dolore, gonfiore, arrossamento e difficoltà nei
movimenti. Ricorrere a infiltrazioni di acido ialuronico può aiutare a fluidificare
l’articolazione e diminuire l’attrito tra i capi articolari, riducendo i
sintomi.
E’ utile anche contro l’infiammazione e, in caso di traumi, aiuta ad accelerare
i processi riparativi. E’ sostanzialmente privo di rischi e controindicazioni, perché
biocompatibile, se l’infiltrazione è fatta dall’ortopedico nei punti opportuni.
Segue il ricambio naturale del liquido sinoviale e nell’arco di alcune
settimane viene riassorbito, per cui occorrono cicli stagionali di trattamento.
L’efficacia varia da persona a persona e comunque si ottiene nel 60-70% dei
casi.
Nessun commento:
Posta un commento