Come utilizzare l'acido ialuronico

L’acido ialuronico è un importante alleato nelle donne e non solo per “bellezza”. Quella in campo estetico è l’applicazione probabilmente più nota: l’acido ialuronico è l’ingrediente più utilizzato per i filler riassorbibili, cioè come materiale riempitivo per dare volume e per spianare le rughe.
E’ il più usato sia perché essendo una sostanza naturale dell’organismo non è generalmente soggetta a reazioni allergiche né è nociva, sia per la sua riassorbibilità che, se da un lato richiede ritocchi a distanza di 4-6 mesi, dall’altro non lascia residui e permette risultati reversibili. 
Nei filler si usa “cross linkato” ossia “attorcigliato” perché sia più stabile. Così dà volume lì dove viene iniettato: usato per tutte le aree del corpo, seno compreso, si impiega però soprattutto per i piccoli riempimenti, in particolare a labbra, zigomi e per le rughe intorno al naso.

In gel, idrata le gengive
Spray, gel o collutori all’acido ialuronico sono utili, come coadiuvante, quando le gengive sono irritate, sanguinanti, infiammate.
Aiuta a contrastare l’infiammazione, idratando il tessuto gengivale, accelera i processi di riparazione, per esempio dopo l’estrazione di un dente, e costituisce una sorta di barriera che limita la diffusione degli agenti infettivi nel cavo orale. Può essere applicato più volte al giorno.
Iniezioni di acido ialuronico fatte dal dentista servono per trattare più in profondità il tessuto gengivale e ridare volume alle papille.

Alleato intimo
Secchezza vaginale ( in menopausa o per l’uso di pillole a basso dosaggio di ormoni estrogeni) e dolore durante il rapporto sessuale da vaginismo (contrazione involontaria dei muscoli della vagina) o da vulvodinia (infiammazione dell’ingresso della vagina o delle ghiandole vestibolari, che non lubrificano più correttamente): in questi casi applicazioni locali, in ovuli o cream, di acido ialuronico possono restituire idratazione, turgore, elasticità e lubrificazione dei tessuti.
Non ci sono rischi di irritazione o bruciore ma, per la tendenza a riassorbirsi e perché in parte va person in vagina, servono applicazioni quotidiani, per un mese e poi 1-2 settimanali di mantenimento.
Il ginecologo può anche veicolarlo, con uno strumento specifico, in profondità nel tessuto, per arrivare agli spazi tra le cellule.

Contrasta asma e riniti
Naturalmente presente nel tessuto di rivestimento delle mucose respiratorie e coinvolto nella regolazione della risposta del sistema ciliare di difesa, stimolandone i movimento e fluidificando il muco, l’acido ialuronico negli ultimi anni è stato anche inalato tramite aerosol.
Aiuta contro le malattie infiammatorie respiratorie, dalle riniti all’asma. Le micro particelle inalate, reintegrano l’epitelio infiammato, ricostituendolo e idratandolo profondamente, aiutando a “spegnere” l’infiammazione.


Protegge la vescica in caso di cistite
L’acido ialuronico si usa anche in urologia, nei casi di cistite cronica interstiziale, una malattia della vescica che determina bisogno urgente e frequente di fare pipì associato a dolore e deriva da un’alterazione della mucosa vescicale le cui cause non sono ancora chiare.
Non c’è ancora una cura risolutiva, ma instillazioni di acido ialuronico, con un catetere in vescica, aiutano la riepitelizzazione della stessa e creano una sorta di filtro protettivo che riduce i sintomi dolorosi.
Si fanno cicli periodici di un’instillazione settimanale, per 5-6 settimane. Così si limita il ricorso ai farmaci, in particolare ai cortisonici


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