Il silicone a fini estetici è una sostanza illegale in
Italia dal 1993. Ma i suoi effetti negativi non si sono ancora estinti. Anche a
distanza di molti anni dall’infiltrazione, il silicone liquido ha dato luogo a
problemi importanti, come infiammazioni croniche e granulomatose, in cui i
tessuti sono irregolari, come se presentassero pustole.
Prima di procedere a qualsiasi trattamento, però, occorre sapere quale sostanza
è stata usata. Poiché nella maggior parte dei casi la persona lo ignora, si
fanno ecografie e risonanze magnetiche
per stabilire la natura del materiale e trattarlo nel modo più indicato.
Buone regole quando
si decidere di ricorrere alle infiltrazioni
La prima regola è: l’infiltrazione di un filler è una
procedura medica e va affrontata consapevoli e informati. Ecco le altre
quattro.
Rivolgersi esclusivamente a un medico serie e affidabile. E’
utile conoscere il suo curriculum ed essere certi che, in caso di necessità, si
sappia dove trovarlo e sia in grado di gestire gli eventuali effetti avversi.
Verificare che i materiali utilizzati siano monouso e
sterili. Un trattato “a regola d’arte” inizia con l’accuratissima pulizia e
disinfezione della parte da trattare.
Accettare solo ed esclusivamente trattamenti in ambulatori
medici e cliniche. No a infiltrazioni nella cabina dell’estetista, dal
parrucchiere o in un locale ricavato in palestra.
Informarsi scrupolosamente sulle caratteristiche del filler
proposto. Ovvero, la durata nel tempo, possibili complicanze, da quanto tempo
viene utilizzato da quello specialista eccetera.
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