Come scegliere il filler giusto

I filler di acido ialuronico, le cosiddette punturine, sono sempre più utilizzati per il trattamento delle rughe e per ringiovanire il viso. Ma di filler all’acido ialuronico ne esistono innumerevoli tipi ed orientarsi verso quello adatto alle proprie esigenze ed in grado di soddisfare al meglio le proprie aspettative non è scelta facile.
Ecco allora come scegliere il filler giusto in base al problema da correggere ma anche il più sicuro per la propria pelle.


Rinfrescare il viso
Se l’esigenza è quella di rinfrescare il viso, non si hanno rughe profonde ma si è alla ricerca di un prodotto che ripristini una perfetta idratazione e di conseguenza doni al viso un aspetto più fresco e vitale la scelta giusta sono i gel specifici per la biorivitalizzazione del viso a base di acido ialuronico naturale.
Il prodotto deve quindi contenere l’acido ialuronico così come presente nel nostro organismo, puro al 100%, non modificato per via biotecnologica, a bassa concentrazione e ad alto peso molecolare.
In questo modo, utilizzando questo prodotto, si fornisce uno stimolo totalmente naturale alla rigenerazione del collagene e dell’elastina. L’effetto è quello sperato e le controindicazioni praticamente inesistenti.


Riempire le rughe evidenti
Se il problema sono invece le rughe più accentuate, le rughe naso-labiali (quelle che scendono ai lati del naso) la biorivitalizzazione conta poco, bisogna ricorrere a un vero e proprio filler che riempia le rughe.
Se si utilizza l’acido ialuronico a basso peso molecolare, viene riassorbito molto velocemente dall’organismo e i risultati spariscono nell’arco di brevissimo tempo (un mesetto circa). Per questi tipi di filler, quindi, si utilizza un acido ialuronico modificato in laboratorio tramite tecniche biotecnologiche. In questo modo si crea un acido ialuronico non presente in natura (chiamato “cross-linked” o reticolato) ma con le molecole così legate tra loro da formare un blocco compatto. L’acido ialuronico reticolato risulta più viscoso e duraturo ma, contenendo sostanze estranee (il BDDe o il DVS) può dar origine a reazioni infiammatorie che possono manifestarsi subito o dopo alcune settimana dal trattamento.
Il consiglio, se si ha la pelle particolarmente sensibile o se si vuole stare dalla parte del sicuro, è quello di scegliere comunque filler che durano un po’ meno (quindi con meno additivi), da ripetere un po’ più spesso, ma che sono più naturali.



Dare volume
Se il problema da risolvere è una perdita di volume a livello di zigomi, linea mandibolare o mento bisogna optare per i volumizzanti.
I filler volumizzanti sono a base di acido ialuronico molto concentrato, viscoso e ad alto peso molecolare e che vengono iniettati nell’ipoderma, ovvero più in profondità rispetto ai classici riempitivi. Lo scopo è quello di ripristinare il volume dal basso verso l’alto, in modo da sollevare ma senza segni . Se non iniettati alla giusta profondità rischiano di vedersi e di dare un risultato innaturale. 
L’acido ialuronico volumizzante è molto ricco di celle reticolanti che possono dare problemi, in alcuni casi granulomi o ascessi. Per questo motivo, anche per dare volume, si da preferenza i filler che hanno una durata media di 6-8 mesi in quanto meno “lavorati” e quindi più sicuri.  Meglio optare inoltre per due o tre sedute a distanza di un mese, così si vede come reagisce la pelle e si evita di iniettare una dose eccessiva di prodotto.

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